Mindfulness e yoga

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“La consapevolezza è il viaggio di tutta una vita su un cammino che alla fine non porta da nessuna parte: solo a scoprire chi sei.“ (J. Kabat Zinn)

La Mindfulness rappresenta per me una splendida sintesi di tutti i miei percorsi: l‘interesse per lo yoga, il buddhismo e la meditazione, la completezza del modello bio-psico-sociale arricchita dalla dimensione spirituale, la fiducia nelle capacità innate nell‘essere umano, e l‘applicazione alla clinica occidentale e le richerche in neuro-scienza.

Ci sono diverse definizioni di Mindfulness. Citando C. Traverso è:

  • una forma di meditazione che però è anche uno stile di vita
  • una capacità di stare nel momento presente con gentilezza, compassione e curiosità
  • un’attenzione al momento presente e alle nostre risposte al momento presente
  • una pausa fra uno stimolo e una risposta che ci permette di scegliere l’azione più saggia in un dato momento
  • una possibilità di mantenere l’attenzione su ciò che si interessa e spostarla da quello che non ci interessa
  • l’accettazione delle parti di noi che non ci piacciono
  • un invito a riconoscere la nostra sofferenza, a guardarla e a prendercene cura
  • uno strumento per essere meno impulsivi, più concentrati e capaci di rilassarci.

Mindfulness è un’espressione nuova con un cuore molto antico, derivato dalla psicologia e dalla meditazione buddhista.

La mindfulness è un impegno sia interiore sia rivolto all‘esterno, un impegno cruciale per il mantenimento e la promozione di ciò che c‘è di meglio in noi come individui e come società

La mindfulness riguarda l’essere consapevoli di dove sono la propria mente e il proprio corpo, intesi come unità, momento dopo momento, con accettazione non giudicante. Si tratta dunque di una modalità di essere, sostenuta da un’attenzione non selettiva, nei confronti di se stessi e degli altri, momento dopo momento.

Da un lato, una capacità progressiva di maggiore presenza al qui e ora ci apre a esperienze inaspettate, alla ricchezza del momento presente, alla pienezza del vivere. Dall’altro, la pienezza dell’esperienza comprende necessariamente anche il suo lato “negativo”: il disagio, la sofferenza, il dolore. E qui si gioca uno degli aspetti più interessanti di questo approccio che ci chiede e ci insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma a farne motivo di crescita e persino di creatività.

In psicoterapia, il fine ultimo della Mindfulness è quello di aiutare gli individui a realizzare una trasformazione radicale nella loro relazione con i pensieri, con le emozioni e con le sensazioni fisiche che possono contribuire al loro malessere. In altre parole, lo scopo è insegnare una nuova relazione con il proprio corpo e le proprie esperienze, che permetta loro di fare un passo indietro rispetto alle risposte automatiche e quindi li protegga da quei circoli viziosi che comportano il rischio di ricadute.

Le ultime ricerche suggeriscono come la Mindfulness promuova cambiamenti funzionali nel cervello mediante la neuro plasticità.

Il lato negativo della vita non possiamo evitarlo e allora la prospettiva della consapevolezza (mindfulness) ci offre una possibilità a prima vista strana, contro intuitiva, forse assurda: entrare in relazione più diretta con il disagio e la sofferenza, imparare a rivolgere piena attenzione, a fare spazio anche a quello che non ci piace, che non vorremmo o che ci fa soffrire.

Mente calma, cuore aperto

La locanda (Rumi)

L’essere umano è una locanda,
ogni mattina arriva qualcuno di nuovo.

Una gioia, una depressione, una meschinità,
qualche momento di consapevolezza arriva di tanto in tanto,
come un visitatore inatteso.

Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti!
Anche se è una folla di dispiaceri
che devasta violenta la casa
spogliandola di tutto il mobilio,

lo stesso, tratta ogni ospite con onore:
potrebbe darsi che ti stia liberando
in vista di nuovi piaceri.

Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia,
vai incontro sulla porta ridendo,
e invitali a entrare.

Sii grato per tutto quel che arriva,
perché ogni cosa è stata mandata
come guida dell’aldilà.